La sanificazione di un ambiente consiste in un insieme di operazioni e procedimenti che mirano alla disinfezione di un luogo, ivi compreso il mantenimento di una buona qualità dell’aria. Non si tratta quindi soltanto di eliminare odori o polvere ma anche di annientare virus, batteri, acari e qualsiasi traccia organica sia presente sul posto, in forma volatile o in accumulo sulle superfici.
Per sanificare un ambiente è dunque necessario agire su più fronti, utilizzando i prodotti più adeguati (nonché autorizzati dalle autorità sanitarie) e raggiungendo l’agente patogeno da distruggere in qualsiasi spazio potenzialmente favorevole al suo annidamento.
Sanificazione professionale: b&b, ufficio, studio medico e case di riposo
A causa dell’impatto del Coronavirus sulla vita delle persone e sull’economia del paese le autorità hanno emanato gli opportuni protocolli per tutelare la salute e la sicurezza delle persone nei luoghi di lavoro. Secondo le disposizioni sanificare un ambiente, non è un’attività da compiersi una tantum, ma va bensì considerata come ordinaria.
D‘altra parte, anche al di là del periodo emergenziale che stiamo affrontando, sanificare un ambiente di lavoro significa potenzialmente ridurre i costi aziendali, perché riduce il rischio che le persone si ammalino e di conseguenza i costi (e i problemi operativi) legati all’assenza del personale per malattia.
In generale i vantaggi della sanificazione dell’ufficio o di qualunque altro luogo di lavoro sono:
- l’abbattimento di virus, batteri, acari, muffe e funghi;
- il miglioramento della qualità di vita lavorativa, in particolare dei soggetti allergici;
- l’eliminazione dei cattivi odori;
- la prevenzione del rischio contagio;
- l’aumento di produttività sul lavoro;
- il rispetto di norme e regolamenti di legge.
Sanificazione ufficio
Come anticipato, la sanificazione di qualunque tipo di ufficio tutela il benessere dei lavoratori in molti modi e riduce il rischio di contagi. Il metodo di sanificazione più indicato può variare in base all’estensione dell’ufficio, al numero dei suoi utilizzatori e alla velocità desiderata per il completamento dell’operazione.
Meglio che utilizzare prodotti chimici aggressivi è optare per la sanificazione con ozono, la quale si fonda sull’uso di un gas naturale che, una volta immesso nell’ambiente, ne abbatte la carica virale e batterica, per precipitare, dopo pochi minuti, sotto forma di ossigeno e restituire quindi un’aria purificata, presto respirabile.
Alla sanificazione ad ozono dell’ufficio può poi essere affiancata la sterilizzazione a luce UV per piccoli oggetti. Dotando i propri collaboratori di un’unità VARYA STERIL MINI UV ognuno potrà sterilizzare mascherine, cellulari, chiavi o piccoli oggetti.
Sanificazione b&b
Nei b&b e nelle strutture alberghiere la sanificazione deve essere effettuata nelle stanze, nelle aree comuni e nei corridoi, quotidianamente.
Piuttosto che affidarsi ad una ditta esterna è quindi particolarmente pratico (e conveniente da un punto di vista economico) ricorrere all’acquisto o al noleggio dell’attrezzatura necessaria alla sanificazione autonoma da parte del personale di servizio. Si tratta di macchinari portatili e maneggevoli come VARYA STERIL OZONO PORTATILE, adatto ad aree comprese tra gli 80 e i 150 mq. Sanificare l’ambiente richiede in questo caso tempi piuttosto ridotti, dell’ordine dei 30 minuti. Il dispositivo è inoltre dotato di timer che permette di programmarne l’attivazione e lo spegnimento.
Sanificazione studio medico
La sanificazione degli studi medici, degli ambulatori e dei laboratori analisi richiede naturalmente un livello di profondità e attenzione assai maggiore di qualunque altro spazio lavorativo. Dallo studio medico transitano molte persone e normalmente buona parte di queste, se si rivolgono a un medico, ha problemi di salute che si potrebbero trasferire ad altri pazienti.
In questi ambienti si ricorre normalmente all’igienizzazione con soluzioni a base alcoolica di superfici come le sedie, gli interruttori, le maniglie di porte e finestre, le tastiere dei computer, ecc.
Il flusso continuo di persone richiederebbe però una igienizzazione continua, che non è realistica. Per questo, in questo contesto, la soluzione più efficace è l’installazione di un purificatore d’aria con funzionamento continuo e con una debole emissione d’ozono, che propagandosi nell’ambiente raggiungerà ogni superficie, compresi i tessuti di tappetini, tendaggi e lettini, sanificandola in modo continuativo.
Sanificazione case di riposo
La sanificazione nelle case di riposo è una operazioe fondamentale: non solo perchè si tratta di ambienti normalmente chiusi e con un limitato ricambio d’aria, che porta frequentemente all’insorgere di problemi di odori sgradevoli. Ma soprattutto, e la pandemia di Covid-19 lo ha tristemente dimostrato, una diffusione di virus attraverso una popolazione anziana e spesso debilitata, può evere conseguenze drammatiche.
Naturalmente la sanificazione delle case di riposo è oggi cruciale per evitare la diffusione endemica e si rende necessario:
- stanziare un budget di spesa idoneo a questa attività,
- catalogare le aree di rischio,
- scegliere prodotti idonei.
Per raggiungere risultati adeguati la sanificazione delle case di riposo deve essere dunque compiuta affiancando alle pulizie (tradizionali, ma potenziate) una sanificazione che può essere realizzata con sistemi diversi a seconda delle aree: nelle aree costantemente occupate da persone (corridoi, camere) si raccomanda l’installazione di purificatori d’aria fissi, che producono quantità minime di ozono che sanifica l’ambiente in modo continuativo; nel caso invece di interventi d’urto (sanificazione di una camera prima dell’ingresso di un nuovo ospite), si raccomanda invece l’utilizzo di dispositivi come VARYA STERIL OZONO GRANDI SUPERFICI, che può emettere fino a 50 mg /ora di ozono, garantendo una bonifica ambientale completa e in tempi piuttosto rapidi.
Purificatori d’aria VARYA
Alle operazioni di sanificazione possono poi essere affiancate quelle di purificazione dell’aria.
Un purificatore d’aria è un dispositivo in grado di ripulire l’aria in un ambiente chiuso, da fumo, agenti inquinanti, cattivi odori, germi e batteri responsabili di malattie respiratorie o allergie.
Già prima dell’emergenza sanitaria causata dal Covid 19 i purificatori d’aria erano saltuariamente utilizzati nelle palestre, nei grandi uffici e nei bagni pubblici per rendere l’aria più respirabile e adatta alla fruizione da parte degli utenti.
Si tratta infatti di una soluzione tecnologica comoda soprattutto quando molte persone condividono lo stesso ambiente o l’aereazione esterna mediante l’apertura delle finestre non è possibile (o quando si vive in zone particolarmente inquinate, ove non sempre è consigliato introdurre aria da fuori durante un turno di lavoro o l’attività fisica).
Diversi studi nazionali e internazionali hanno dimostrato che l’aria negli spazi interni è ben più inquinata di quella proveniente dall’esterno e che siamo noi stessi a renderla tale a causa dell’anidride carbonica che espiriamo, del riscaldamento, dei fumi dovuti alla combustione (per esempio durante la cottura dei cibi), dei droplet che emettiamo in occasione di starnuti e colpi di tosse.
Allo stesso tempo in inverno in diverse zone del nostro paese l’aria esterna supera facilmente le soglie tollerabili di inquinanti ed aprire la finestra non è più una soluzione praticabile.
I purificatori d’aria sono quindi importanti perché oltre a trattenere all’interno dei filtri il particolato, ovvero tutte quelle sostanze naturali o industriali fini ed ultrafini, trattengono anche i COV, i composti organici e chimici volatili.
In particolare, per ottenere questo effetto i purificatori d’aria VARYA combinano 4 molteplici tecnologie dall’efficacia testata e permettono quindi di scongiurare il ricorso a prodotti chimici o profumazioni aggressive e non risolutive.
In conclusione, sanificare un ambiente con le tecnologie più all’avanguardia e affidare ai purificatori d’aria il compito di garantire ai dipendenti un’aria salubre è in questo momento la strategia più efficace tanto nel breve che nel lungo termine, visto l’aumento del tempo che trascorriamo e ancora trascorreremo negli spazi chiusi.